• 40Associazioni
  • 5000Soci
  • 25000Famiglie
Adozioni in Italia: per capire cosa non funziona dobbiamo ascoltare le persone adottate

Quando si parla di adozioni in Italia si fa spesso riferimento al limbo in cui vengono lasciate le famiglie che intendono adottare, ai tempi di attesa molto lunghi e alle difficoltà che le coppie affrontano. Le famiglie che hanno adottato un minore straniero nel 2022, ad esempio, hanno dovuto aspettare circa 4 anni e mezzo. Un periodo che va dalla dichiarazione di disponibilità all’autorizzazione dell’arrivo del minore in Italia; sei mesi in più rispetto all’anno precedente. L’aumento è stato riscontrato soprattutto nel periodo che intercorre tra il conferimento dell’incarico e l’abbinamento del minore, che può durare anche oltre due anni. 

 

Come spiega però a Valigia Blu Monya Ferritti, presidente del Coordinamento CARE che supporta e promuove l’associazionismo familiare adottivo e affidatario, è la prospettiva a essere sbagliata: “Sembra che il tempo che separa una coppia che decide di adottare dall’adozione sia la cosa più importante”. Non lo è: a esserlo piuttosto “è il tempo che ci mette il bambino da quando è adottabile a quando trova una famiglia” e “il vero collo di bottiglia” per le famiglie non è la fase che precede l’adozione quanto “il post-adozione”, ancora troppo trascurato.