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Una comunità educante coinvolta nella crescita dei bambini in adozione: l’impegno sociale e politico del Coordinamento CARE

In un tempo segnato dalla crisi della partecipazione alla vita politica e della corresponsabilità fra famiglia e Istituzioni, l’Associazionismo familiare può offrire una preziosa mediazione nell’edificazione della comunità educante. In particolare, il contributo si propone di riflettere sull’opera del Coordinamento delle Associazioni familiari adottive e affidatarie in Rete (CARE). In prospettiva pedagogica, risulta interessante prendere in esame questo organismo, in quanto attivo sul piano politico e culturale a sostegno della famiglia e dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Da un alto, il CARE svolge un’importante azione di advocacy nella relazione con le autorità centrali dello Stato, gli Enti e le Istituzioni locali, anche in rete con altre associazioni, nell’orizzonte di un sistema formativo integrato. Dall’altro alto, in virtù della stretta interconnessione con il territorio, concorre alla edificazione di comunità educanti ed inclusive, all’interno delle quali persone, famiglie, istituzioni scolastiche e servizi educativi attuino forme di compartecipazione in vista del benessere delle nuove generazioni.

Questo l’abstract dell’articolo di Monya Ferritti e Alessia Tabacchi appena pubblicato da PEDAGOGIA E VITA.

Tabacchi, A., Ferritti, M., Una comunità educante coinvolta nella crescita dei bambini in adozione: l’impegno sociale e politicodel Coordinamento CARE, <<PEDAGOGIA E VITA>>, 2022; (3): 115-123 [https://hdl.handle.net/10807/227063]